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2° allegato. comunicazione del legittimo ufficio legale ANPANA ONLUS nominato regolarmente come da statuto. Nel rispetto delle regole statutarie e di regolamento, depositate sia presso l’Agenzia delle Entrate, sia presso i vari Ministeri interessati, pubblichiamo una nota volta a tutelare i soci A.N.P.A.N.A. Nonostante il susseguirsi di vari comunicati vogliamo chiarire che i comunicati dell’Avv. Cevolotto non sono autorizzati dall’attuale Consiglio Direttivo Nazionale in carica e pertanto non sono divulgati in nome e per conto dell’A.N.P.A.N.A. anche all’apporto che l’Avv. Cevolotto non risulta mai nominato da un C.D.N. A.N.P.A.N.A. Oltretutto non risultano mai firmati dallo stesso, né scritti in nome e per conto di rappresentanti dell’ A.N.P.A.N.A. Di fatto, più che soffermarsi su concetti giuridici, norme statutarie e regolamentarie e per interessi dell’associazione ed il suo ordinamento interno (votato democraticamente da migliaia di soci nel corso degli ultimi 30 anni di storia), i suddetti comunicati sembrano voler tutelare la persona del Sig. Pellecchia, esponendo, con documenti mai firmati e a voce alta, fatti del tutto immaginari e di proprio credo, al fine di voler influenzare il pensiero delle persone libere: atto, questo, che esprime la peggiore offesa alla dignità di ogni individuo e socio, ormai fiaccati nell’ascoltare grida di aiuto. Dagli ultimi comunicati apprendiamo, inoltre, una notizia che è di una gravità inaudita: l’indirizzo di posta elettronica del Comandante Nazionale Laganà , persona storica dell’ANPANA, ponderata e democratica, è stato violato. Abbiamo ricevuto in risposta, proprio dall’Avv. Cevolotto, una e-mail con la quale ammette che l’autore di tale violazione è il Sig. Pellecchia Francesco che, dopo aver ottenuto da aruba il cambio delle password, si è dilettato nel leggere la corrispondenza diretta al Comandante Nazionale, mettendo il naso nella vita privata delle persone. Parte di questi contenuti sono stati, ancora, trasferiti e riprodotti illegalmente nel comunicato di Cevolotto, violando persino la segretezza degli scambi epistolari tra colleghi e relativi atti processuali che abbiamo depositato in Tribunale, diverse settimane addietro. Per quanto riguarda la qualifica di socio del Consigliere D’Adamo, confermiamo la regolarità della sua posizione. La relativa documentazione sarà messa a disposizione dei soci nel corso dell’assemblea convocata in seconda seduta il 1 novembre in Tivoli, come da allegato N. 1, ove verranno discusse anche tutte le criticità relative alla censura perpetrata, sino ad oggi, dalla Famiglia Pellecchia e non solo, (segreteria, assistenza web, ufficio stampa, ufficio pubbliche relazioni, ex-presidenza) che rendono, di fatto, a noi inaccessibili i dati di molte sezioni e soci, compresi i dati dei candidati non eletti, che pertanto sono rimasti IRREPERIBILI PER CAUSE A NOI NON ADDEBITABILI. Ad onor del vero si puntualizza, infine, che le delibere delle sedi locali che esprimerebbero fiducia al Sig. Pellecchia non esistono e non potrebbero avere alcun valore legale poiché, ricordiamolo, questi si è dimesso e non riveste la qualifica di Presidente. Si aggiunga, inoltre e come comunicatoci anche da centinaia di soci, che il Sig. Pellecchia ha contattato telefonicamente e singolarmente gli stessi soci, chiedendo adesione per conferma alla propria persona, ricevendone esito negativo. Le percentuali espresse sembrano, oltremodo, alterate considerato che alcuni anni addietro i soci erano più di 6000, oggi 4300 di cui 80% sono rappresentati dal C.D.N. in carica. La perdita di quasi 2000 soci è forse da addebitarsi ad una politica di “epurazione soggettiva” perpetrata sino ad oggi e non più sostenibile viste anche le numerose fughe di moltissimi soci. Invitiamo, infine, tutti i soci a voler prendere le distanze da qualsivoglia azione a firma del Sig. Pellecchia soprattutto perché le responsabilità penali e civili di un soggetto che si è dimesso e di tutti i soggetti che danno seguito alle sue indicazioni sono realmente considerevoli ed imminenti. Questi non può agire in nome e per conto dell’A.N.P.A.N.A., non può elargire somme di danaro e non ne può ricevere, non può prendere alcun provvedimento presidenziale. Con preghiera, Vogliate diffondere a tutti i Soci di vostra conoscenza, con ogni mezzo, tale comunicato unitamente agli allegati poiché come più volte denunciato, nessuno dei soggetti indicati sopra, provvede alla pubblicazione degli stessi. Cordialità Il Presidente Nazionale ANPANA Onlus