Veleni abbandonati a Casalbaroncolo (Parma)
- Scritto da Supervisore
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
Casalbaroncolo (Pr) - Durante l’espletamento di un servizio sul territorio, finalizzato al controllo e al monitoraggio di aree già sottoposte a degrado ambientale, le Guardie Ecozoofile di Parma coordinate dal Comandante Provinciale Dott. Stefano SERAFINI e dal Comandante Regionale per l’Emilia Romagna Salvatore CARUSO, hanno rinvenuto un deposito incontrollato di rifiuti in cui erano presenti oggetti di equipaggiamento in dotazione a organo di Polizia Governativo, oltre a fusti di e bidoni di olio frusto per autotrazione.
La zona, già numerose volte segnalata per il costante degrado, è ogni giorno sempre più bersaglio di gente senza scrupoli. Gli abitanti del posto, ormai esasperati per il nauseabondo odore e per la presenza di “prostitute” che, pare, utilizzino vecchi materassi e cartoni raccattati da tali discariche per adibire le loro alcove, non hanno più voglia di attendere che qualcuno intervenga seriamente a risollevare e sanare il luogo.
Il portavoce William They da Parma, giornalista e scrittore free, oltre a segnalare alle varie Autorità il degrado cittadino, collabora con la Gazzetta di Parma nel sensibilizzare l’opinione pubblica e così scrive: Una nota positiva c’è: “Voglio ringraziare Salvatore Caruso e i militi dell’Anpana che più volte hanno segnalato questa situazione vergognosa alla Procura”.
Durante l’operazione sono state rimosse, a dirla con le parole dell’Assessore all’Ambiente D.A., delle vere e proprie Bombe Ambientali: 74 quintali di rifiuti di vario genere e 180 chili di eternit, una maxi discarica è stata segnalata all’A.G. ed agli organi Competenti.
È stato un intervento mirato e studiato nei minimi dettagli dalle qualificate Gez Anpana di Parma, dopo aver portato avanti una significativa attività info-investigativa, con la raccolta di testimonianze in seguito a numerose segnalazioni di cittadini, stanchi di non essere ascoltati e di dover aspettare un tempo imprecisato perché la situazione potesse essere, almeno, migliorata.
Il tutto, ora, è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria dove è stata depositata l’informativa di reato con richiesta di emissione di misure a salvaguardia della salute pubblica. (P.M.)