Presentata a Lecce "VERA", una Compostiera Collettiva, l'unica in Puglia
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Lecce, 08 maggio 2013 - Al via il Progetto R.E.T.I. – Rifiuti ed Ecologia per il Territorio e l’Inclusione (in rete per costruire insieme la cultura della tutela ambientale e dell'inclusione sociale), finanziato dalla Fondazione CON IL SUD e ideato e realizzato da 7 associazioni salentine, coordinate da CulturAmbiente onlus, con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Ambientali e dell’Assessorato ai Lavori Pubblici.
Protagonisti dell'iniziativa 100 bambini da 7 a 11 anni, alunni della sede distaccata di via Carrara dell'Istituto Comprensivo “Stomeo Zimbalo” di Lecce. I piccoli studenti saranno chiamati a scoprire come si gestiscono i rifiuti, capirne le problematiche e realizzare modelli e azioni concrete di riutilizzo grazie agli interventi educativi ed esperienziali delle associazioni A.N.P.A.N.A. Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, “Nuova Messapia”, OIPA Italia onlus - Organizzazione Internazionale Protezione Animali, AttentaMente, EMS - Ente Modelli Sostenibili, A.S.T.S.M. - Associazione Salentina Tutela Salute Mentale e, CulturAmbiente onlus, capofila di tutta la rete. Partner privato del progetto, invece, sarà AXA, realtà che opera da anni nel settore della gestione degli R.S.U.
Il percorso di educazione ambientale e di inclusione sociale è rivolto sia ai bambini e sia agli insegnanti e ha incluso, inoltre, 15 iscritti dell’Associazione Salentina Tutela Salute Mentale di Lecce, che già collabora anche alla cura e alla gestione del rifiuto umido prodotto dalla scuola.
Ospite d'eccezione di questo speciale percorso, all'insegna della valorizzazione del rifiuto, è “Vera la Compostiera”, un macchinario unico in Puglia per la trasformazione del rifiuto umido in prezioso "compost", utilizzato per concimare l'orto didattico curato dai piccoli studenti dell’Istituto Zimbalo. Insegnanti e alunni conferiranno lo scarto della frazione organica prodotta nella mensa scolastica direttamente nella compostiera posizionata proprio all’interno della scuola.
Mentre, per le sue caratteristiche di innovazione tecnologica, il processo di rivalutazione del rifiuto attivato dalla compostiera, verrà seguito dai ricercatori di Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il macchinario, di ultima generazione, infatti, è uno dei 30 esemplari di compostiera collettiva esistenti oggi in Italia e consente l’auto-smaltimento dei rifiuti prodotti sia dalle utenze domestiche sia da mense, ristoranti o strutture ricettive, rappresentando una soluzione ottimale per la gestione del ciclo dei rifiuti organici. La compostiera, infatti, è in grado di trattare fino a 25mila kg all'anno di rifiuti con dei tempi di conversione in compost di qualità di circa 12 settimane con un processo inodore grazie al giusto bilanciamento tra carbonio (C) e azoto (N).
“Comprendere che i rifiuti possono essere una risorsa e non un problema costituisce un grande passo avanti per la nostra società – afferma la Dott.ssa Primula Meo, Presidente provinciale di A.N.P.A.N.A. Lecce - e per far sì che questo non resti mera teoria ma diventi una vera e propria consuetudine occorre incominciare ad educare le giovani generazioni, che saranno gli adulti di domani. E' necessario, però, che anche gli adulti di oggi siano consapevoli dell'importanza della rivalutazione dei rifiuti. Se davvero ci sta a cuore la nostra salute e quella dell'ambiente, del nostro pianeta e dell'aria che respiriamo, dobbiamo partire da subito a mettere in atto azioni concrete ”.
“Nella Provincia di Lecce – dichiara il Dott. Roberto Paladini, Presidente di CulturAmbiente onlus - l'educazione alla riduzione dell’umido è una necessità! Il 30-35% del totale dei rifiuti prodotti, infatti, è composto dalla frazione umida e secondo i dati diffusi dalla Regione Puglia ne viene recuperato per ora solo il 3%. Il resto, purtroppo, finisce tutto in discarica. Il problema dei rifiuti – continua Paladini - non può essere risolto senza una precisa volontà politica. Nel territorio salentino la questione è ancora più problematica a causa della totale assenza di impianti di compostaggio. E’ per questo motivo che mi sento in dovere di lanciare un appello anche agli amministratori degli altri Comuni della Provincia i quali dovrebbero guardare con attenzione a un progetto come questo che riesce a sposare così bene l’educazione ambientale con la tecnologia delle compostiere collettive. Macchine e sistemi di questo genere – conclude Paladini - possono rappresentare ottime strategie per l’abbattimento dei costi di smaltimento a carico dei comuni”. (P.M.)